"Nelle scuole manca un progetto organico che fornisca in maniera strutturata la storia dell'immigrazione italiana all'estero e io credo che sia importante", sottolinea Luigi Dal Cin ai microfoni di SBS Italian.
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Il libro è una raccolta di racconti che vuole essere anche uno strumento didattico, un ponte tra le generazioni e un invito alla comprensione delle radici comuni.
"Ogni regione ha avuto delle modalità di migrazione diverse, delle destinazioni differenti, diverse competenze esportate e propri aspetti culturali che sono veramente specifici", afferma Dal Cin.
Qui trovi un'intervista a Luigi Dal Cin e Delfina Licata, in cui si parla di altri aspetti del libro e del lavoro della Fondazione Migrantes
La nuova geografia della migrazione italiana nel "Rapporto Italiani nel Mondo 2024"
SBS Italian
16/11/202425:37
Dal Cin ha scelto di concentrarsi sulle storie meno note, quelle di donne e bambini, spesso trascurate dalla storiografia ufficiale, per poter restituire un quadro più completo e umano della migrazione.
"Le ho trovate un po' dappertutto, ad esempio per la Calabria cito un'intervista proprio di SBS riguardo ai matrimoni per procura", racconta.
La narrativa di Dal Cin è un invito a riconsiderare la storia dell'emigrazione non solo come un capitolo del passato, ma come una continua fonte di insegnamenti per il presente e il futuro.
"Cercare di tenere sempre fisso lo sguardo verso il proprio lettore: è questo che distingue la letteratura per ragazzi dalla letteratura per adulti che può prescindere, anche volendo, dal proprio lettore", specifica.
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La copertina del libro "Sulla porta del mondo" di Luigi Dal Cin Credit: Courtesy of Luigi Dal Cin