Da dicembre cesserà di esistere l’ANZSCO (Australian and New Zealand Standard Classification of Occupations), il manuale delle occupazioni con la descrizione delle mansioni, che poi si riflette sulle liste di occupazioni per i visti, creato nel 2006.
Gli subentrerà invece OSCA (Occupation Standard Classification for Australia), una nuova classificazione, non più gestita insieme da Australia e Nuova Zelanda.
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"Perché è importante questo? Perché è questo il manuale che il Dipartimento di Immigrazione utilizza sia per capire che tipo di qualifica è necessaria per una certa occupazione, o eventualmente il numero di anni di esperienza lavorativa in sostituzione alla qualifica per chi non c'è l'ha, e anche la descrizione delle mansioni per quel lavoro", spiega Emanuela Canini.
Intanto c'è stata la revisione annuale delle occupazioni in domanda da parte di Jobs and Skills Australia.
"Questo ente prepara una lista che comprende tutte le occupazioni possibili e ne valuta periodicamente lo stato di richiesta di posti di lavoro nel mercato australiano. Il governo sceglie in teoria le occupazioni a seconda di quanta carenza di lavoratori c'è nel paese, dico in teoria perché poi intervengono anche altri fattori soprattutto di natura politica", commenta Canini.
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Ma c'è anche una novità relativa alla cartolina d'ingresso che tradizionalmente bisogna compilare quando si sbarca in Australia.
"Tutti conosciamo la cartolina che ci viene data prima di sbarcare in Australia dove dobbiamo dichiarare dove siamo stati e che cosa stiamo portando in valigia", ricorda Canini.
"Per ora c’è un progetto pilota che si attua solo sugli aerei della Qantas con dei passeggeri a campione. Questi dovranno compilare prima della partenza un modulo online, così come si faceva al tempo del covid, e non dovranno più scrivere sulla cartolina. Se il progetto andrà bene, questo poi si estenderà anche alle altre compagnie aeree e diventerà la routine".
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