L'Australia cambia e vota per la fine dell'occupazione israeliana nei Territori Palestinesi

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Uno schermo mostra i risultati della votazione sulla risoluzione intitolata "Risoluzione pacifica della questione palestinese" alla 46a riunione plenaria dell'Assemblea generale del 3 dicembre 2024, presso la sede delle Nazioni Unite a New York City Source: AFP / KENA BETANCUR/AFP via Getty Images

L'Australia ha votato a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite che chiede a Israele di porre fine all'occupazione dei Territori Palestinesi, per la prima volta da oltre vent'anni.


L'ultima volta che l'Australia aveva votato a favore del ritiro di Israele dai Territori Palestinesi era stato nel 2001 e da allora la nazione aveva scelto di astenersi, l'ultima volta poco più di due mesi fa.

Secondo l'ambasciatore australiano alle Nazioni Unite, James Larsen, la risoluzione è un passo verso una soluzione a due stati, con "confini sicuri, certi e riconosciuti a livello internazionale".
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"È stato un voto davvero significativo": così il commentatore politico Paul Scutti apre la sua analisi ai microfoni di SBS Italian, spiegando che "l'Australia si è unita ad altri 156 Paesi nel chiedere la fine della presenza illegale di Israele nei Territori Palestinesi" e ricordando come questo cambiamento di politica sia stato aspramente criticato da membri importanti dell'opposizione, tra cui il leader Peter Dutton e la sua vice Sussan Ley.
L'Australia per la prima volta da vent'anni a questa parte prende una posizione definita invece di astenersi su una questione così importante.
Paul Scutti

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