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Il Dipartimento di Immigrazione australiano ha iniziato una revisione delle liste delle occupazioni per i visti di sponsorizzazione e i visti a punti, ovvero della Short Term list (STSOL) e della Medium Long Term list (MLTSSL).
La lista dei visti concessi nelle aree regionali sarà probabilmente resa nota già a novembre, con l’entrata in vigore del nuovo visto regionale e pare che sarà più ampia di quella attuale.
Rispetto ai visti di breve e medio-lungo periodo, non ci sono stati cambiamenti a luglio presumibilmente perché si attendeva la revisione delle liste.
Delle due opzioni secondo l’agente di immigrazione, Emanuela Canini, di Migration World a Sydney: “La MLTSSL è la più vantaggiosa, perché permette di avere più opzioni di visto, se non addirittura tutti nella maggior parte dei casi, e soprattutto permette di ottenere la residenza permanente, mentre la STSTOL si limita ai visti temporanei.”
Nel secondo caso infatti è possibile richiedere la residenza permanente solo se l’occupazione specificata nella domanda, si trova sulla lista approvata dello stato in cui si fa richiesta.
Soprattutto nel casi di visti studenteschi, la scelta inziale può essere stravolta dai cambiamenti legislativi e addirittura sparire dalle liste. Si buttano così all’aria l’impegno, il tempo e l’investimento fatti fino a quel punto. Quindi è un rischio che va considerato a priori.
Le occupazioni contenute nelle liste non sono fisse, in qualsiasi momento il governo può decidere di togliere, aggiungere o spostare occupazioni da una lista all’altra. Questo a causa di diversi fattori, economici e politici soprattutto, che determinano l’analisi e la conseguente azione del governo.
Proprio a causa di questi cambiamenti improvvisi e inaspettati, impediscono di garantire che il percorso di immigrazione intrapreso abbia l’epilogo sperato. “Soprattutto nel casi di visti studenteschi [scelti anche in funzione delle liste di occupazione], la scelta inziale può essere stravolta dai cambiamenti legislativi e addirittura sparire dalle liste. Si buttano così all’aria l’impegno, il tempo e l’investimento fatti fino a quel punto. Quindi è un rischio che va considerato a priori.”
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Ma chi è responsabile di queste revisioni e a quali criteri rispondono? “L’obiettivo intanto è quello di svecchiare un sistema. Abbiamo parlato altre volte del manuale ANZSCO, usato dal Dipartimento Immigrazione per inquadrare le occupazioni, che non riflette i tempi moderni, sia nel tipo di occupazioni sia nelle mansioni, in quanto la tecnologia ha totalmente cambiato il quadro lavorativo” ha proseguito l’agente di immigrazione ai microfoni di SBS Italian. Un esempio di quanto questo strumento, il manuale delle occupazioni, non sia al passo con i tempi potrebbe essere rappresentato dall’inserimento dell’occupazione di “Digital Artist” nelle nuove liste a breve periodo, che non era presente nelle precedenti.
L’obiettivo intanto è quello di svecchiare un sistema
La seconda ragione è riflettere sulle occupazioni, per verificare che le occupazioni nelle liste siano necessarie in Australia. In questo caso, sarà il Ministry of Skills, Small and Family Business a doversi consultare con aziende e
organi rappresentativi delle industrie, con i sindacati e con le associazioni di settore.
Il Dipartimento del Lavoro ha annunciato che le prime novità saranno rese note a marzo 2020, ma sui tempi di pubblicazione delle nuove liste non c’è certezza.
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