Italea, un invito al turismo delle radici per la diaspora italiana nel mondo

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Un'immagine della campagna pubblicitaria del progetto Italea. Credit: MANUEL FERRIGATO

La settimana scorsa abbiamo incontrato a Melbourne la folta delegazione di rappresentanti di Italea, il progetto italiano che promuove il turismo delle radici tra le comunità italiane nel mondo.


Lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Italea è un progetto,, "dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri avi, sia a chi le deve ancora identificare, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti affidabili".

Il nome gioca con una crasi tra Italia e il termine "talea", pratica con la quale in botanica si propagano le piante, recidendone una parte e trapiantandola.

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La premier del Victoria Jacinta Allan e Giovanni Maria De Vita, Coordinatore del progetto Turismo delle radici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, allo stand Italea della Melbourne Italian Festa. Credit: SBS Italian - Magica Fossati
A Melbourne abbiamo intercettato Luigi Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, che ci ha presentato gli obiettivi di Italea.

"Il progetto Italea presenta una tipologia di turismo diversa da quella tradizionale. L'Italia è un Paese di turismo, ma è un turismo che si concentra soprattutto sui luoghi di maggior interesse, più famosi", spiega Vignali.

"Con Italea noi invece vogliamo presentare le aree interne: i borghi, i paesi da cui venivano gli emigrati. E questo è il cuore del nostro progetto, con tutto quello che gli ruota intorno: tradizioni enogastronomiche, culturali, artigianali, folcloristiche, balli, danze".
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Luca Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie
Alla presentazione di Italea a Melbourne c'era anche Emanuele Attanasio, resposabile ENIT, Italian Tourism Board, in Australia, che ha espresso soddisfazione per la visita della delegazione e per la promozione di un turismo diverso per chi va in Italia.

"Il turismo di ritorno permette di promuovere le destinazioni che magari sono meno conosciute. E questa è una cosa molto positiva anche a livello di sostenibilità, perché, appunto, non solo porta a conoscere posti meno conosciuti, ma anche in altri periodi dell'anno, off peak, e quindi non sempre in estate".
A parte i numeri poi sappiamo che il turista australiano è anche un turista di qualità, perché non è che rimane per farsi un weekend, ma rimane minimo due settimane, e anche quattro-sei settimane
Emanuele Attanasio
Attanasio sottolinea anche quanto sia importante l'Italia come meta turistica per gli australiani, non solo di origine italiana.

"Stiamo vedendo un incremento addirittura rispetto all'anno scorso, che è stato un anno record, e quest'anno, nei primi sei mesi del 2024, abbiamo già visto un aumento del 15 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente".
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Una maglietta esposta allo stand Italea della Melbourne Italian Festa. Credit: SBS Italian - Magica Fossati
Luca Fregola, funzionario del Dipartimento Turismo, Marketing Territoriale e Mobilità della Regione Calabria che rappresentava Italea Calabria alla Melbourne Italian Festa, è rimasto piacevolmente sorpreso dal trovare in Australia una folta comunità proveniente dalla sua regione.

"Questo fatto mi ha stupito", spiega al microfono di SBS Italian. "sono stato veramente emozionato nel conoscerli e nel parlare con loro".

"La Calabria è da sempre meta del turismo del ritorno", aggiunge, "quindi quello che miriamo a fare è organizzare, rendere più facile il ritorno alle origini".
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