Studenti internazionali in Australia costretti a saltare i pasti, il 60% è disoccupato

Un sondaggio a livello nazionale di coloro che sono in possesso di un visto temporaneo ha rivelato gli effetti devastanti che la pandemia ha avuto sugli studenti internazionali - con molti costretti a lasciare le proprie case e a saltare i pasti.

International students line up for food vouchers outside the Melbourne Town Hall.

International students lining up in the rain for food vouchers outside Melbourne Town Hall in June 2020. Source: Getty

Renata Tavares Silva è una studentessa disoccupata che vive a Sydney.

Ma a differenza delle sue controparti australiane, che possono contare sul sostegno del governo, la giovane brasiliana si ritrova a far fronte alla situazione da sola.

“Sono semplicemente terrorizzata, mi sento come se ‘non potessi andare da nessuna parte’”, ha affermato a SBS News.

La ventisettenne vive in Australia da due anni e ha quasi completato la sua laurea magistrale in gestione digitale alla Kaplan Business School.

Durante questo periodo ha lavorato in un hotel di Sydney al fine di sostenersi finanziariamente, ma quando la pandemia ha cominciato a colpire il tasso di occupazione dell’albergo, anche a lei è stata presto mostrata la porta.
Renata
Renata perdeu o emprego durante a pandemia do coronavírus. Source: Catalina Florez/SBS News
“Mentre sto per terminare la scuola, divento disoccupata. Come farò a sopravvivere?” ha affermato.

Renata non è stata in grado di trovare alcun altro lavoro e si ritrova ora ad essere completamente dipendente dal reddito del suo partner.

Come ha presto avuto modo di scoprire, la disperazione del ritrovare un lavoro ha esposto i più di due milioni di persone in possesso di un visto temporaneo a un maggior rischio di essere sfruttati.

Le è stato infatti chiesto di fare una prova in un caffè di Sydney, comunicandole che doveva rimanere a lavorare in maniera gratuita per cinque ore.

“La padrona mi ha detto ‘se passi la prova ti posso pagare 17 dollari all’ora’ e questo mi ha fatto realizzare che dovevo andarmene”, ha affermato.

Il compenso orario minimo in Australia è di 19,84 dollari all’ora. Renata ha inoltre deciso di denunciare l’accaduto al Fair Work Ombudsman.

Il furto salariale però, è solo parte del problema.
Un sondaggio a livello nazionale che ha interpellato più di 5.000 detentori di un visto temporaneo – di cui il 67% in possesso di un visto per studenti – dipinge una situazione devastante degli effetti della pandemia da COVID-19.

Il sondaggio è stato condotto da Unions NSW tra marzo e maggio, ed i suoi risultati sono stati resi noti nella mattinata di lunedì. Il dato più eclatante è che il 65% degli intervistati ha perso il proprio lavoro (il dato scende al 60% per gli studenti) e il 39% ha dichiarato di non avere abbastanza denaro per poter coprire le spese basilari.

Il 34% ha inoltre dichiarato di essere senza fissa dimora o di essere sul punto di essere sfrattati a causa del non pagamento dell’affitto, mentre il 23% ha dichiarato di condividere la propria stanza con qualcuno, al fine di contenere i costi.

Un preoccupante 43% ha inoltre affermato di dover saltare con regolarità i pasti.
“La mancanza di supporto, non solo li sta rendendo poveri, ma li sta anche portando verso lo sfruttamento”, ha dichiarato il segretario di Unions NSW Mark Morey.

“Queste persone sono state incoraggiate a venire qui, hanno pagato le tasse ed ora che non possono tornare a casa, vengono semplicemente abbandonate? Queste azioni non rappresentano un Paese come l’Australia e non rappresentano i suoi valori”.

I risultati di un altro sondaggio sui possessori di un visto temporaneo effettuato da UTS e UNSW ha mostrato che le difficoltà finanziarie di coloro che fanno parte di questo gruppo possono solo che peggiorare nei prossimi mesi, suggerendo così nuovamente al governo di estendere a loro i sussidi JobKeeper e JobSeeker.

La professoressa Laurie Berg della University of Technology Sydney ha affermato che “più della metà dei 6.000 intervistati ha dichiarato di pensare che la propria situazione finanziaria possa peggiorare leggermente o gravemente nei successivi sei mesi, e questa risposta è stata data prima che lo stato del Victoria annunciasse il suo secondo lockdown”.

“L’Australia rimane un’eccezione per quanto riguarda il suo trattamento dei possessori di visti temporanei. Paesi simili come il Regno Unito, il Canada, la Nuova Zelanda e l’Irlanda hanno esteso i propri sussidi al reddito anche a loro”.
La professoressa Berg ha inoltre affermato che il supporto governativo è necessario non solo per motivi umanitari, ma anche per motivi economici, visto che alcuni dati raccolti suggeriscono che il trattamento dei migranti temporanei stia avendo un impatto negativo sulla reputazione dell’Australia all’estero.

“Il 59% degli studenti internazionali e dei detentori di un visto vacanza lavoro ha affermato che, a causa delle loro esperienze durante la pandemia, non si sentirebbe di consigliare l’Australia come destinazione a coloro che volessero sceglierla per lavoro o per studio”.

“Nel corso dei prossimi mesi, l’Australia dovrà continuare a convivere con centinaia di migliaia di migranti temporanei ed ora, grazie allo studio di Unions NSW, sappiamo che gran parte versa in condizioni d’indigenza e che la loro situazione rischia di peggiorare nei prossimi mesi”.

“È davvero importante che il governo federale cominci a fornire supporto a coloro che hanno perso il proprio lavoro e che, pagando le tasse, contribuivano enormemente alla comunità australiana”.

L’estensione dei sussidi JobKeeper e JobSeeker ai detentori di visti temporanei costerebbe 20 miliardi di dollari per i prossimi sei mesi.
Il ministro dell’immigrazione ad interim Alan Tudge ha dichiarato a SBS News in un comunicato che “c'è l’aspettativa del fatto che i detentori di visti temporanei siano in grado di potersi sostenere da un punto di vista finanziario mentre si trovano in Australia”.

“In ottemperanza a questo principio, abbiamo permesso ai detentori di visti temporanei di poter aver accesso alla propria superannuation oltre che essere flessibili in materia di visti”.

“La nostra priorità in termini di welfare deve rimanere focalizzata sui cittadini e sui residenti permanenti”.

Renata ha dichiarato di sentirsi fortunata del fatto che il suo partner possa sostenerla da un punto di vista economico, e fortunatamente non ha mai dovuto saltare un pasto, ma vuole che il governo “pensi di più a noi... perché anche noi siamo una parte integrante della comunità”.

Una volta raggiunto il traguardo della laurea, Renata spera di poter far domanda per un visto di due anni riservato ai neolaureati.

“Spero di non dovermene andare perché amo questo Paese, mi piace molto stare qui, è un sogno diventato realtà e voglio davvero poter trarre vantaggio degli ulteriori due anni che mi rimangono”.

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

I residenti di Metropolitan Melbourne sono soggetti alle restrizioni della fase 4 e devono rispettare un coprifuoco tra le ore 20:00 e le ore 5:00. L'elenco completo delle restrizioni è disponibile qui: 



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Published 17 August 2020 2:27pm
Updated 17 August 2020 2:33pm
By Catalina Florez
Presented by Federico Solchi


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