Top Australian Chef moves back to native country town in Italy

Nicola Roberti

Nicola Roberti Source: https://www.instagram.com/p/B1yUmizig1R/

Nicola Roberti got to the finals of Australia Chef of the Year for two years in a row; despite his success, he decided to leave Australia and move back to his little town.


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Bacheche digitali invase da immagini di piatti elaborati, innumerevoli format TV in cui cuochi sono trattati come idoli; negli ultimi anni il cibo è diventato un’ossessione e l'universo della ristorazione ha acquisito una popolarità senza pari.

Molti italiani sono impiegati in questo settore in Australia, ma è tutto oro quello che luccica?

Lo abbiamo chiesto a un cuoco italiano che dopo aver vissuto 5 anni down under e- all’apice della sua carriera- ha deciso di lasciare il paese e tornare in Italia.

Il marchigiano Nicola Roberti è arrivato in Australia nel 2014, con un Working Holiday Visa in tasca e molta esperienza professionale maturata sia in Italia sia in Europa.

Si è fatto strada nelle cucine di alcuni dei migliori ristoranti di Melbourne fino ad arrivare alle finali di The Chef of the Year Australia per ben due anni consecutivi.
Oggi Nicola compare bella classifica dei TOP 10 chef del paese, ma a volte la fama non basta.

"Melbourne è la capitale del cibo in Australia, la competizione è fortissima e anche il livello è molto alto" ha raccontato Nicola ai microfoni di SBS Italian, soddisfatto dell’esperienza che lo ha fatto crescere professionalmente “Ma se vuoi aprirti qualcosa di tuo, iniziare una famiglia, l'Australia ti presenta il conto.”

Sulla scelta di Nicola ha pesato proprio l’impossibilità di vedere un futuro a lungo termine in Australia.

Dopo anni di lavoro nella capitale del Victoria, Nicola si è spostato in un’area regionale (Ballarat) sperando di riuscire a ottenere un visto permanete.

La differenza con le aree periferiche è sostanziale, secondo lo chef "nei piccoli centri c'è ancora la concezione che il cibo italiano debba essere cremoso, con panna, un'idea un po' vecchia della cucina italiana."
A questo punto l’Australia è cominciata a diventare stretta.

"C'è gente che farebbe carte false per il permanent, mentre io che ho tutte le carte in regola ho deciso di non farlo."

Ma la difficoltà legata al visto è solo una delle ragioni che ha portato Nicola a decidere di voler rientrare: "Finché arrivi in Australia da ragazzo si guadagna bene, diciamo dai fa anche figo dire vivo in Australia, parli un'altra lingua e conosci una nuova cultura."
C'è gente che farebbe carte false per il permanent, mentre io che ho tutte le carte in regola ho deciso di non farlo.
Insomma, all'inizio è tutto eccitante, ”ma poi arriva il momento di prendere una decisione: se vuoi farti una famiglia, se vuoi costruire qualcosa" le cose si complicano.

"Non scordiamoci che qui siamo immigrati e in Italia siamo a casa. Avere l'aiuto della famiglia e l'appoggio di persone che ti conoscono da sempre è più importante di tutto il resto."

Nicola e la sua compagna hanno fatto ancora una volta le valigie e sono ripartiti per aprire un nuovo capitolo della loro vita insieme in Italia, a casa.
Ho conosciuto migliaia di persone, ascoltato tantissime storie: ognuno alla fine ha la sua Australia
“Per molti sono matto, tutti mi dicono ci vuole coraggio a tornare in Italia  ma alla fine dei conti io e la mia compagna pensiamo che ci vuole coraggio anche a stare qua.”

Dell’esperienza Australiana, per Nicola le amicizie e le due finali di The Chef of the Year sono il ricordo più importante.

Ascolta l’audio dell’intervista a Nicola Roberti:
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Top Australian Chef moves back to native country town in Italy image

Top Australian Chef moves back to native country town in Italy

SBS Italian

11/10/201912:27
"Ho conosciuto migliaia di persone, ascoltato tantissime storie: ognuno alla fine ha la sua Australia" ha concluso Nicola, che lascia l’Australia con il sogno di aprire finalmente un locale nelle sue Marche.

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