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Due volte al mese SBS Italian ospita l’agente di immigrazione, Emanuela Canini, dell’agenzia Migration World a Sydney per un aggiornamento sulle ultime novità in materia di visti e immigrazione in Australia.
“Voglio Andare a Vivere In Australia, ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sui visti ma non avete mai osato chiedere” è il titolo dello spazio e, come si intuisce, ascoltatrici e ascoltatori sono inviatati a partecipare attivamente inviando le proprie domande, dubbi e perplessità.
Come ha fatto Riccardo, che ha chiesto maggiori informazioni su quali siano i requisiti che deve avere un business per poter offrire una sponsorizzazione.
Non avendo specificato a quale visto fosse interessato l’ascoltatore, l’agente di immigrazione ha risposto con una panoramica generale anche se, come ha spiegato, ogni visto ha dei requisiti specifici.
Per quel che riguarda i requisiti generali:
- L’azienda deve essere legalmente registrata e deve anche essere operativa, non si accettano domande dalle cosiddette shelf-companies (azienda aperte solo su carta ma che non offrono né merci né servizi). Nel caso in cui l’azienda non sia ancora aperta, può essere accettata come sponsor se riesce a dimostrare di essere in procinto di farlo;
- L’azienda deve essere in regola con le legislazioni riguardanti lavoro, infortuni e tasse:
- L’azienda deve dimostrare di aver cercato di impiegare australiani o residenti permanenti e di non aver trovato candidati idonei alla posizione;
- L’azienda deve dimostrare che si tratta di una “genuine position” ovvero deve offrire un salario conforme alla media nazionale e soprattutto deve presentare un quadro credibile dell’impiego. Ci sono diversi fattori che vengono considerati in questo senso, come la grandezza e il tipo di azienda, il personale, la paga, le mansioni proposte, il numero di stranieri che lavorano nell’azienda e così via.
Ci sono ovviamente numerose eccezioni. Ad esempio, se il visto in questione fa parte dell’accordo DAMA (ovvero parte di accordi speciali fatti dagli Stato o dalle regioni con il governo), non vengono accettate aziende che non siano già operative.
Per quanto riguarda la residenza permanente, quindi prendiamo in considerazione tutti i visti di sponsorizzazione, un altro requisito fondamentale è che l’azienda abbia buoni profitti. Nel caso di un’azienda appena nata dimostrare la buona salute finanziaria potrebbe risultare complesso.
L’agente di immigrazione consiglia di rivolgersi ad un commercialista per riuscire a produrre una documentazione adeguata che dimostri la capacità dello ‘sponsor’ di garantire un adeguato stipendio.
Ancora più specifici sono i Labour Agreement: accordi tra l’azienda e il governo dove i requisiti vengono scelti caso per caso.