Scambi scolastici tra continenti diversi per unire le future generazioni

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Il gruppo degli studenti e studentesse della Italian Bilingual School di Sydney, insieme a quelli del Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli. Credit: Courtesy of Sara Villella

La Scuola Italiana Bilingue del Co.As.It. di Sydney e il Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli organizzano da diversi anni progetti di scambio fra i due istituti.


Contribuire alla formazione di bambini e bambine bilingui, capaci di passare da un codice culturale ad un altro e da un idioma all'altro, è uno degli obiettivi della Italian Bilingual School di Sydney.

Per farlo la scuola ha avviato da diversi anni un programma biennale di scambio per studenti che frequentano gli ultimi due anni della primaria.

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Negli scorsi mesi gli alunni della IBS si sono recati in Italia e, recentemente, hanno ospitato alcuni ragazzi del Convitto a Sydney.

"Non è facile", commenta Sara Villella preside della IBS, ai microfoni di SBS Italian, "però sono progetti che meritano. È dal 2009 che ogni due anni portiamo gli alunni in varie scuole d'Italia".
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Sara Villella, preside della Italian Bilingual School di Sydney, insieme a Carlo Calligaris, insegnante del Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli. Credit: Courtesy of Sara Villella
Secondo gli insegnanti esperienze come questa arricchiscono la capacità di comunicare dei ragazzi, ma stimolano anche il loro pensiero critico e la creatività, poiché imparano a vedere il mondo attraverso prospettive diverse.

"Io sottolineo il fatto che negli anni è cresciuta la fiducia reciproca ed è nata, fatto non scontato, una profonda amicizia", dice Paolo Calligaris, uno degli insegnanti arrivato dall'Italia.
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"È una scuola diversa dalla nostra", racconta una delle bambine, "ci sono meno ore ed è divertente".

"Abbiamo imparato a giocare ad handball e abbiamo scoperto che qui palla prigioniera ha delle regole diverse", aggiunge un altro bimbo.

"Porteremmo in Australia il menù italiano e il gioco di calcio balilla. Invece in Italia più giochi in giardino", interviene un ragazzo della Italian Bilingual School.

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"È un bel modo per conoscere l'Italia perché si viaggia insieme, si incontrano le famiglie del posto e quindi l'impatto è molto bello; c'è una connessione immediata", conclude Sara Villella.

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